La Chiesa di San Pietro della Ienca oggi Santuario Giovanni Paolo II
La Chiesa di San Pietro della Ienca, oggi Santuario San Giovanni Paolo II eretto in data 18 maggio 2011 dall'Arcivescovo dell'Aquila Mons. Giuseppe Molinari su proposta dell'Associazione Culturale "San Pietro della Ienca" (del 18 gennaio 2011), ha origini medievali ed è costituita, attualmente, da una struttura muraria di ridotte dimensioni con una configurazione planimetrica regolare a monoaula. Probabilmente, l’attuale Chiesa è parte di un insediamento monastico più articolato e fortificato. L’aula è coperta con volta a botte in pietrame ed è separata dal locale sacrestia che si sviluppa a due livelli. L’arcone trasversale è stato, nel corso dei secoli, tamponato sulla cui parete era stato realizzato l’altare e, lateralmente, una porta di collegamento tra i due vani. Nella parete di fondo del locale sacrestia è visibile la strombatura di una apertura evidenziata, in parte, anche nel fronte esterno. Nella parete della controfacciata c’è un ampio lacerto di affresco raffigurante la “gigantesca” figura del San Cristofaro sorreggente il Bambino Gesù. Nella parete di destra, priva di aperture, all’interno lungo vi un’archeggiatura in conci di pietra squadrati contenuta nella sezione muraria. Nella parete sinistra vi sono due aperture, una monofora di modeste dimensioni ed una “finestra” ogivale di notevole interesse storico e stilistico risalente, probabilmente, alla fase costruttiva due-trecentesca. Quest’ultima apertura, attualmente utilizzata come finestra, in realtà, è un antico portale in quanto, il livello della quota terreno, è maggiore rispetto alla quota pavimentale interna della Chiesa. Tale affermazione è motivata in quanto, negli anni scorsi, l’architetto Augusto Ciciotti del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione regionale dell’Abruzzo, ha effettuato un modesto saggio nel terreno a ridosso del portale ed ha verificato che i conci del portale scendono fino a quota pavimentale con l’esistenza della soglia in pietra. La facciata principale si presenta molto rimaneggiata nel paramento murario con conci di pietra squadrata e pietrame irregolare e lo stesso portale sovrastato da una lunetta semicircolare con tracce di un dipinto non è in asse rispetto alla larghezza della facciata medesima. Tipologicamente si configura come una facciata a coronamento orizzontale con una cornice sommitale in pietra ed un sovrastante modesto frontone in muratura con alla destra un campaniletto a vela. Inglobato nella muratura della facciata, inoltre, è riconoscibile un arco in conci di pietra, probabilmente, con l’intradosso dipinto, per quanto osservabile in alcuni punti. Nell’area limitrofa a sinistra della Chiesa, second alcune attendibili testimonianze di alcuni cittadini, nei decenni scorsi, sarebbero stati rinvenuti numerosi resti ossei, quindi probabilmente lo spazio è stato utilizzato come area cimiteriale. Tali elementi, ovviamente, necessiterebbero di essere verificati attraverso un’indagine scientifica in situ, così come nelle restanti aree circostanti la Chiesa.
Gli ultimi interventi di consolidamento e restauro sono stati effettuati nel 1995-1997 a cura della Soprintendenza ai B.A.A.A.S dell’Abruzzo.
Gli ultimi interventi di consolidamento e restauro sono stati effettuati nel 1995-1997 a cura della Soprintendenza ai B.A.A.A.S dell’Abruzzo.